Radio ga-ga.




Ad eccezione di Lifegate quando sono in macchina e di qualche notiziario, saranno anni e anni che non ascolto la radio.
Stessa faccenda della TV. Nessuna ideologia o scelta ascetica dietro a queste rinunce.
Solo l'esigenza di disintossicarmi. Ok, è lunga, ne riparleremo.
Il guaio è che mio fratello mi ha avvisato di una cosetta che sapeva avrebbe catturato il mio interesse e così da ieri sono incollato alla radio.
Mi tocca sorbirmi tutti questi "grandi successi" (99% di pura monnezza, non c'è che dire) aspettando le note di quello che - dopo il baffo di Ohau, si intende - è il mio mentore e la mia guida spirituale.
E io che a concorsi, estrazioni, montepremi & co. non ci ho mai creduto.
Cosa non si fa per amore.

Non posso fare a meno di notare il livello medio di quelle che sono 3 ore di "hit" italiane nel 2008.
Tiziani Ferri, Vibrazioni, Negriamari, Renga, Plisdonstapdemiusic, un tizio che non so chi sia ma che è stonato e afono in modo agghiacciante e parla (ma no?) di amori che finiscono, donne che se ne vanno, speranze che si dissolvono e tutti il resto.
Un piagnisteo collettivo al quale fanno eccezione brevi istanti con cose di Lorenzo, gli Aerosmith con "Pink" e poco altro. Ok, non è molto diverso da quando "ho smesso" di ascoltare la radio, solo dannatamente più martellante. 14 tracce in heavy rotation e poi si ricomincia cambiando l'ordine.
E pensare che ad oggi il panorama musicale a cui può attingere una radio è semplicemente IMMENSO.

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Giro al volo su Lifegate, sta passando "Sultans of Swing" dei Dire Straits. Se voglio andare al kokua mi tocca tornare da Biagio Antonacci. E sia.
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Parentesi: avete mai provato a cantare l'arcaico ritornello "vorrei cantare insieme a voi" di Coca-Cola sopra quello dell'ultima "fatica" dei Maroon Five? Oppure provate con"niente paura" di Ligabue sopra "fango" di jovanotti e viceversa. O ancora "Where is the love" dei Black Eyed Peas su "No One" di Alicia Keys. Tanto per sparare le prime tre che mi vengono in mente.

Chiusa parentesi.


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Hanno appena passato una canzone degli Oasis che adoro. un caso? mi dico. Poi ecco l'indimenticabile arpeggio di "here comes the sun" di George Harrison. Penso "ecco, vedi? sempre a polemizzare...invece anche negli studi di RDS c'è chi ama la buona musica".
E' lo spot di una compagnia di assicurazioni.
Subito dopo due imbecilli dicevano "il mio ragazzo è superfigo, ha supersette".
Ci sono casi in cui odio avere ragione.
[Ari-Fine edit]

Poi dici che in questo clima di mediocrità generale e di estro creativo sottozero uno non si appassiona alla musica di un ragazzo che incarna l'allegria. Che vive, lavora e surfa ad Haleiwa e produce dischi in grado di spazzare via le nuvole dal cervello e che fa tutto questo con intelligenza, talento, abilità commerciale, ispirazione.
L'alternativa (ottima anch'essa a volte) è rifuguarsi nelle glorie del passato, sempre in bilico tra l'apparire come un fastidioso intellettualoide dedito al più sterile autocompiacimento e l'essere solo una testa pensante in cerca di buona musica.
Boh.
Domattina ho lezione, dovrò pagare qualcuno che ascolti per me RDS in quella fascia oraria.

Ok, chiamo mio fratello.

Si ma se vinco scapoccio alla grande.

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