Noi zareme patroni ti monto!


Gesù! Questo secolo è la fine del mondo!
Yahoo! Questo secolo è la fine del mondo!
(Caparezza, Epocalisse)

Avviso: questa è proprio random. Scrivo di getto quindi più che mai il rischio di partire per la tangente e finire a parlare di massimi sistemi è altissimo.

Tutto 'sto gran casino per Google Fast Flip... mah.

Per carità, bella l'idea. Basta una parola chiave per generare un'ampia panoramica con una selezione di articoli a tema estratti da quotidiani/blog/magazine di mezzo mondo. Notevole.
Sorvolando sul nome orrendo e sulla consueta veste grafica da avviso comunale, sto pensando all'utilità reale dello strumento e alle implicazioni più delicate.
Tra queste, inutile dirlo, spicca la solita, annosa faccenda della privacy.
L'utente che sfoglia Fast Flip dopo il login nel suo account Google, per dirne una, aggiunge un altro importante tassello alla fornitura volontaria di informazioni personali.
Per la gioia dei nuovi cercatori d'oro del targeting comportamentale.

Insomma, come è giusto, ad ogni minimo movimento del colosso californiano si avvertono ripercussioni mondiali e il regime di libera concorrenza mostra il suo vero volto. Iniziative simili da parte di gruppi più piccoli e/o indipendenti spariscono nell'oblio o nella migliore(?) delle ipotesi vengono fagocitate dal mostro. Basti pensare a tutti i progetti di digitalizzazione dei testi partiti negli ultimi anni, improvvisamente eclissati all'annuncio della nascita di Google Books.

E' facile, a questo punto, scorgere un futuro prossimo al quale basterà applicare il prefisso Google ad ogni attività umana che abbia una qualche rilevanza sociale, economica, politica etc.
Piuttosto che proiettarmi in opprimenti atmosfere orwelliane, preferisco tenermi stretto il caro, vecchio Kiosko.
Ma quanto durerà?

La battaglia infuria mentre ognuno di noi vive la propria vita all'oscuro di intrighi e alleanze che stanno ridefinendo radicalmente l'accessibilità all'informazione, all'intrattenimento, al sapere collettivo.
Intanto, on e offline si moltiplicano le versioni contrastanti delle cronache di guerra.
E' ancora presto per capire dove sia il male minore. Per ora l'entusiasmo giovanile di Zuckerberg (ma anche del golden trio) sembra avere la meglio, deliri di onnipotenza a parte.
Reciproci insulti, clamorose offerte rifiutate, confessioni imbarazzanti (se Facebook trovasse il modo di monetizzare... balbettano terrorizzati i cervelloni dei Google Labs) Zuckerberg che parla di una rivoluzione al pari di quella della stampa (ma lo saprà come è finita, con Gutenberg?) e critica l'approccio di Google, tutto algoritmi e fredda catalogazione di dati, promuovendo il suo progetto di ricerca più umanizzata (...) via Facebook.

Eppure in quegli algoritmi dev'esserci qualcosa di squisitamente umano.
Avete presente la funzione di accesso automatico della search bar di Google? Quella per cui basta scrivere il nome del sito per raggiungerlo?
Ecco.
Basta digitare facebook e vedere quello che succede, per farsi un'idea.

0 Say whaaaaat?|?: