Sineddoche. O anche "Presenta un'amica a Charlie Kaufman, per favore."


Premessa: con un'ostinazione che talvolta intenerisce, il soggetto insiste nel voler stendere recensioni in assoluta mancanza di tempo libero. Ammirevole (...) ad esempio lo sforzo nel produrre l'ormai famigerato (?!?) Lostipendio. E' in quest'ottica, quella che taluni commenterebbero con necessità fa virtù e talaltri con fossi in te ne approfitterei per recuperare il sonno, che va letto questo nuovo esperimento: recensire un film con una pagina di un libro.
Unica regola: l'utilizzo di testi assolutamente privi di ogni legame con il film in oggetto e, al contempo, la più totale aderenza ad esso.


Si, è pazzo.


Film: Sineddoche (Charlie Kaufman)
Libro: La Vita Autentica (Vito Mancuso)

«[...]Il narcisista ossessivo è dominato a livello mentale da una tale forza di gravità che è come se ospitasse dentro di sé un buco nero che risucchia tutto quanto gli passa vicino; oggetti, persone ed esperienze risultano incurvati verso di lui e alla fine annullati.
Per questo il destino del narcisista è un’oscura solitudine, perché anche quando è circondato dalla gente egli in realtà negli altri pensa e vede solo se stesso, una condizione davvero triste e gelida al di sotto di un superficiale ottimismo[...] Il narcisismo può condurre a uno stato persino peggiore del rifiuto di sé, perché nel rifiuto c’è almeno una tensione, seppure solo negativa, verso qualcosa di vero, mentre il narcisista può giungere a trasformare in menzogna tutto quello che dice e che fa.
E’ quindi meccanicamente condannato a essere ingiusto persino contro la sua volontà, soprattutto se si tratta di un uomo potente (come spesso accade a un narcisista di diventare) perché facendo sempre di se stesso il centro del sistema egli produce negli altri la percezione di non poter esprimere liberamente il proprio punto di vista ma di essere costretti a modificarlo per compiacerlo.
Si crea così un vortice di menzogne, di cui la prima vittima è proprio lui, il narcisista.[...]»

Insomma, l'inferno in terra.

Sia chiaro, io amo quest'uomo. Come amo il sempre ottimo Seymour Hoffman e la Keener che, però, mi sia consentito, cominciano a piallarmi lo scroto.
E proprio perchè li amo che vorrei poterli mettere in guardia dall'oblio verso cui, cantando a squarciagola, pare si stiano dirigendo a grandi passi, compiaciuti del proprio acume e innamorati della propria intelligenza.

Per Charlie:
Dio t'assista. Vogliti un pò più bene, fratello.

Per Dio:
Signore, suggerirei il reset di alcune sinapsi. Non dico un ictus, per carità.
Però, ecco, l'eclissi di una porzione di cervello, quella gioverebbe.



2 Say whaaaaat?|?:

Feadin ha detto...

Io temo che dopo Synecdoche (parola che finalmente ho imparato a scrivere correttamente), il caro Charlie non possa andare oltre, non possa scrivere più nulla, se non facendo il giro dall'altra parte e producendo la cosa più lineare che esista, tipo, chessò, Kung Fu Panda.
Complimenti per il video, didn't see it coming, e per l'esperimento recensorio, che invidio totalmente.

Thomas Magnum ha detto...

Non posso che augurarmelo.
Che non vada oltre, intendo. Perchè oltre c'è solo il Nulla.
E se produrrà qualcosa di lineare sarò ancora lì, lieto di supportarlo. Anche se ho il sospetto che per lui la definizione del concetto di linearità coincida con Memento.

Grazie per i complimenti, a dirla tutta non è che ne vada fiero, è più un escamotage per scrivere lo stesso... e il video? Che intendi?