Vorrei cantare come Biagio Antonacci.


Sentita oggi, in radio, per caso.
Hai presente quelle situazioni in cui ti sforzi disperatamente di pensare ad altro ma non hai scampo? Ecco, quelle.
E' stato un attimo. E' bastato sostituire un paio di parole qua e là e filava una meraviglia.
Chissà, forse il buon Biagio l'ha scritta per lui.

Chiunque avesse un pizzico di tempo libero in più e volesse farne un video avrà la mia gratitudine.

Qui la base per allenarvi al karaoke.

Se l’onor si paga dopo

Io senza inferno, non resterò

Se l’amor mi costa questo

non voglio sconti, voglio pagare


Io, innocente mai mai,

invadente mai mai

prigioniero mai mai,

fuori luogo mai mai

Non regalo mai mai,

non ritardo mai mai

Non dipendo mai mai,

non ho pace mai mai,


Rit. (coro di giovani italici)


E se fosse per sempre, mi sparerei

e se fosse per sempre, emigrerei

perchè quando mi rubi un altro pezzo di mondo

scende forte l’umore

e il futuro va in mona


(da qui in poi egli si rivolge all'amata patria. Un set a caso: L'Aquila)

Tra la polvere del mondo

mi son trovato e ho camminato

Nelle mani avevo fiori e tante scuse

per non morire


Tu, disillusa mai mai, esordiente mai mai,

regolare mai mai, indecente mai mai,

non mi perdi mai mai, ma non vinci mai mai

non t'incazzi mai mai, non subisci mai mai


E se fosse per sempre, non mi stupirei

e se fosse per sempre, ne gioirei

perchè quando mi voti e mi strappi dal gabbio

sale forte l'umore

e l'amore va al sole


(il nostro chiude rivolgendosi ad uno schermo televisivo)


Mia divinità a corrente continua,

mia che come te non ne fanno mai più

profumiamo insieme di un’essenza che resta,

cosa vuoi che sia la diversità


Rit.



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