La cosa più triste...

...non è tanto assistere a collaudate coreografie di cordoglio, dove le poche lacrime sincere si perdono nell'oceano di ipocrisia mediatica.
Non è quello spettacolo di improvvisa devozione che le celebrità amano mostrarsi a vicenda in momenti come questo.
Non è la certezza che nessun dossier, o special, o tributo, o kolossal in programma o fiume d'inchiostro potrà mai sondare la desolazione di un uomo così fragile.

La cosa più triste è che non passerà molto tempo prima che a mestieranti come Justin Timberlake, Usher, Neyo e a decine di altri cosplayers verrà riconosciuta una qualche particolare abilità. E tutto ciò che fanno sarà visto come farina del loro sacco.

Tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di crescere nel decennio della sua inarrestabile ascesa dobbiamo impedirlo.

Chiunque si sia lasciato incantare dal luccichio di un paio di mocassini arrivati da un altro pianeta deve difendere la verità.



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